La disciplina fiscale dell’attivita di Network Marketing è sorprendentemente semplice.
Ci sono tantissime agevolazioni che rendono questa professione molto appetibile da parte degli “imprenditori tradizionali” spesso vessati da tasse esorbitanti e da formalità complicatissime.
Basti pensare, ad esempio, che la tassazione sui redditi da network marketing è bassissima (solo 17,94%) quando la tassazione “normale” si attesta dal 27% al 43%. Le ritenute sono a titolo di imposta (quindi è l’azienda che si preoccupa di versare le tasse allo Stato) e sono a titolo definitivo. Vuol dire che il networker non dovrà preoccuparsi di dichiarare i suoi redditi che sono già tassati alla fonte.
In pratica (fino a quando il tuo guadagno netto nell’anno solare sarà inferiore ai 5000 euro), tutto ciò che percepisci settimanalmente (o mensilmente) ti arriverà già “ripulito” dalle tasse.
Oltre i 5000 euro netti annuali in Italia è necessario aprire Partita Iva, ma non ci sono adempimenti complicati da fare. Dopo aver scelto il proprio commercialista sarà lui a preoccuparsi di “restituire allo Stato” i soldi dell’Iva che l’azienda (settimana dopo settimana) ti corrisponderà in aggiunta alle tue provvigioni.
Sul tema “Partita IVA” leggete questo articolo per avere le idee un po’ più chiare: https://www.infonetwork.eu/2020/01/05/bisogna-aprire-la-partita-iva/
A cura di Giulia Filotto
giuliafilotto@infonetwork.eu
